Full text: Del Migliore, Ferdinando L.: Firenze, città nobilissima

Sede dell 
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questo giogo adunque, che s'apprese per suaue, e mite, grandissima 
su la quantità de' Popoli, che vi si sottoposero, ed anche i medesimi 
Cattani, e Nobili, restati senza Vassalli, e senza protezione dell'Im- 
perio, mancata la forza a chi s'era con animo grande, fatto protetto¬ 
re de' Magnati, stimando essi vn'ottimo mezzo a poter sostenere, e 
difender quelle, allora abbandonate ragioni, di libere, e indepen- 
denti che l'erano, sottoporle all'aggrauio d'vn perpetuo Feudo, ac- 
ciò cessato il timore d'esserne spogliati, da chi, come si disse, cercaua 
con l'Armi, aprirsi campo a maggior grandezza. Con quest atto, da 
chiamarsi colore di finta apparenza, si venisse finalmente a par¬ 
ticipare dell'immunità, e del rispetto che si portaua alle cose depen- 
denti dalla Chiesa, i primi a scriueruisi furono i Castiglioni, secondo 
ch'accenna il medesimo Bullettone, e la lor renunzia solenne segui nel 
1072. auanti al Vescouo Rinieri delle ragioni del lor Castello di Cer- 
cina, quel che poi passò di consenso di essi Castiglioni, e Vescoui, ne 
Filitieri, detti ancor eglino fin al giorno d'oggi, per tal voltura di 
Feudo, Castiglioni. Dipoi nel 1092. i Buondelmonti, con l'attual 
posseſso di quel lor celebre Castello di Montebuoni, di doue erano sta. 
ti soliti riceuer Dazio da Passeggieri. Seguirono quei dal Monte Lo. 
rini, a nome d'Orlandino d'Vbaldino, e d'Orlando nouello suo fi- 
gliuolo nel 1184. i quali con tutto il lor Territorio, ed in ispecie il po¬ 
ſto nel Plebato di Fagna, con l'annesse Terre, e selue di Treggiaia, pro- 
messero con solennità di contratto al Vescouo Bernardo, di non l'a¬ 
lienare, nè leuarle di sotto al Vescouado, se prima non ne venisse 
prestato consenso da chi in quella venerabil dignità sedesse. Vennero 
1 Golsi dipoi nel 1222. con il lor Castello di Vico, e gl'Inghinolfi con¬ 
tenute importanti, non men di quel che si fossero, le ragioni d'Ardi¬ 
manno figliuolo di Fortebraccio, Nobilissimo descendente dal Sangue 
Longobareo, e ascendente a quei, che oggi si dicono della Rena, il 
quale alla presenza del Vescouo Ardingo, disse, sottoporre parte del 
Castel Franco, & jura quas habebat in Ecclesijs S. Stephani de Pitella, & 
S. Martini de Farneto. Nel 1252. vennero i Ricasoli con donazione del 
lor Caſtello di Montacuto, in Persona d'Vghetto, chiamato a diferen 
za d'altr' Vomini Insigni di quella Casa Vir spectabilis, & generosus. 
Dipoi il Nobil Mainardo de Pagani da Susinana, si promesse Fedele- 
al Vescouo Andrea nell'89. di quel Secolo. Ma più d'ogni altr'atto, 
da cui si riconosce per chiaro il predetto fine, sù quel che molto pri¬ 
ma segui in M. Aldobrandino degli Adimari, perchè auendo questi 
comprato nel 1226. da' Contiguidi il Castello di Monte di Croce, e 
parendogli di non lo poter tenere sicuramente, per rispetto della Re¬ 
pubblica, che non gradiua, le Famiglie, benchè d'alto lignaggio, calate 
sotto quel Gouerno Popolare, crescessero in tanto potere, nell'istesso 
Bdrno
	        
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