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questo giogo adunque, che s'apprese per suaue, e mite, grandissima
su la quantità de' Popoli, che vi si sottoposero, ed anche i medesimi
Cattani, e Nobili, restati senza Vassalli, e senza protezione dell'Im-
perio, mancata la forza a chi s'era con animo grande, fatto protetto¬
re de' Magnati, stimando essi vn'ottimo mezzo a poter sostenere, e
difender quelle, allora abbandonate ragioni, di libere, e indepen-
denti che l'erano, sottoporle all'aggrauio d'vn perpetuo Feudo, ac-
ciò cessato il timore d'esserne spogliati, da chi, come si disse, cercaua
con l'Armi, aprirsi campo a maggior grandezza. Con quest atto, da
chiamarsi colore di finta apparenza, si venisse finalmente a par¬
ticipare dell'immunità, e del rispetto che si portaua alle cose depen-
denti dalla Chiesa, i primi a scriueruisi furono i Castiglioni, secondo
ch'accenna il medesimo Bullettone, e la lor renunzia solenne segui nel
1072. auanti al Vescouo Rinieri delle ragioni del lor Castello di Cer-
cina, quel che poi passò di consenso di essi Castiglioni, e Vescoui, ne
Filitieri, detti ancor eglino fin al giorno d'oggi, per tal voltura di
Feudo, Castiglioni. Dipoi nel 1092. i Buondelmonti, con l'attual
posseſso di quel lor celebre Castello di Montebuoni, di doue erano sta.
ti soliti riceuer Dazio da Passeggieri. Seguirono quei dal Monte Lo.
rini, a nome d'Orlandino d'Vbaldino, e d'Orlando nouello suo fi-
gliuolo nel 1184. i quali con tutto il lor Territorio, ed in ispecie il po¬
ſto nel Plebato di Fagna, con l'annesse Terre, e selue di Treggiaia, pro-
messero con solennità di contratto al Vescouo Bernardo, di non l'a¬
lienare, nè leuarle di sotto al Vescouado, se prima non ne venisse
prestato consenso da chi in quella venerabil dignità sedesse. Vennero
1 Golsi dipoi nel 1222. con il lor Castello di Vico, e gl'Inghinolfi con¬
tenute importanti, non men di quel che si fossero, le ragioni d'Ardi¬
manno figliuolo di Fortebraccio, Nobilissimo descendente dal Sangue
Longobareo, e ascendente a quei, che oggi si dicono della Rena, il
quale alla presenza del Vescouo Ardingo, disse, sottoporre parte del
Castel Franco, & jura quas habebat in Ecclesijs S. Stephani de Pitella, &
S. Martini de Farneto. Nel 1252. vennero i Ricasoli con donazione del
lor Caſtello di Montacuto, in Persona d'Vghetto, chiamato a diferen
za d'altr' Vomini Insigni di quella Casa Vir spectabilis, & generosus.
Dipoi il Nobil Mainardo de Pagani da Susinana, si promesse Fedele-
al Vescouo Andrea nell'89. di quel Secolo. Ma più d'ogni altr'atto,
da cui si riconosce per chiaro il predetto fine, sù quel che molto pri¬
ma segui in M. Aldobrandino degli Adimari, perchè auendo questi
comprato nel 1226. da' Contiguidi il Castello di Monte di Croce, e
parendogli di non lo poter tenere sicuramente, per rispetto della Re¬
pubblica, che non gradiua, le Famiglie, benchè d'alto lignaggio, calate
sotto quel Gouerno Popolare, crescessero in tanto potere, nell'istesso
Bdrno