Full text: Del Migliore, Ferdinando L.: Firenze, città nobilissima

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Sede dell 
all'vbbidienza del Vescouo Andrea, l'Imperator Lodouico nell'837. 
fottopose gli Vomini, ch erano ſtati ſoliti prestar Omaggio a Carlo 
suo Padre, raccomandatosi alle seruenti Orazioni di quel Vescono; 
Vomo venerabile, e quegli forse, che oggi adorasi per Santo, stante 
il rac contarsi dagli Scrittori della vita di quello Imperatore, s'andas¬ 
se preparando alla Morte, e ad implorarne buona preparazione, per 
mezzo dell'opere de gli Vomini giusti di que tempi, intimoritone per 
vna Cometa apparsa. Doppo, leggiamo l'autorità del Vescouado, si 
dilatasse fuori della Diocesi, per il possesso che gli ebbe da Ottone II. 
del Pian maggiore in quel di Siena, Quod erat iuris Imperialis, dice¬ 
si, nell'Originale dato nel quinto di quell'Imperio Anno 978. In virtù 
poi di quel che gli attribui Ottone III. giunse a possedere in Lucca cer¬ 
te Torri, e Luoghi forti, atti a qualsi uoglia difesa, che per non restar 
quella Città in vna perpetua suggezione, pericolosa etiam della Liber. 
tà, conuenne si ricompensassero con altri beni, secondo il costo, e va¬ 
lore della moneta d'oro Pisana. Ne' tempi poi del Vescouo Gottifre¬ 
do, quegli, che vscito da Conti Alberti, Nobilissimi Signori del 
Contado, per la stretta aderenza, o com' altri dissero, consanguinità 
passata fra essi, e Lottario de Duchi di Sassonia, quegli, che fù poi il 
secondo Imperatore di questo Nome, ottenne, nell'Anno primo s in 
cui successe in Roma la sua Incoronazione nel 1133.J la conferma al 
Vescouado di qnattro Castelli, Mbntegioui, Montebuiano, Montau- 
to, e Montazzi, dubitando egli, tralasciatosene da' Vescoui suoi An- 
tecessori, vn certo continouato possesso, non se né potesse essere intro¬ 
dotta ragione ne Fiorentiui, che procurauano appunto in que' tem- 
pi d'accrescere con ogni loro sforzo, e potere, lo Stato, e lDomi- 
nio; il che venne dipoi ratificato da Marchesi di Toscana, Inghiber¬ 
to nel 1135. e Ilderigo nel 29. sotto l'ottaua indizione, quas dice con- 
fermare Sccutus vestigia Tertij Octonis, Loctarij Secundi, & Curradi 
Marchionis. 
Ma perchè in que' tempi, andaua attorno vna tenacissima, anzi 
barbara, com'altro disse, ragion di Stato, per la quale malamente si 
veddero spogliati gli Antichi Cattani, o Signori del Contado, de lor 
Feudi ; e lurisdizioni Imperiali, com'accenna Ricordano, in occa¬ 
sion della difesa, che ne prese l'Imperator Federigo, sattagliene que- 
rela da' medesimi, spogliati delle lor Castella; costrinse quel Vescouo 
Gottifredo a difendersene da Fiorentini, e la difesa sua sù gagliarda, 
portata auanti dall'autorità Pontificia temuta da loro, come quella 
che inoltratasi, preualendo molto in qu’ tempi all'Imperiale, non 
s era veduto forse vn' altro Pontefice Romano armato di zelo in soste¬ 
ner la libertd, e gl'interessi della Chiesa, quanto Innocenzio II. mos¬ 
sosi contro al Conte Ruggieri di Sicilia, per lo sforzo mostrato in oc¬ 
cupar¬
	        
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