Origine di Firenze.
vien prodotto dalla 'ndustria, che può essere anche in tutte le petso¬
ne basse, rozze, e di vil nascita. Punto principale in quest Opera,
che c' obbligò con ogni sforzo a diseppellire quelch' e. a stato sepolto
o non pubblicato, nè saputo da molti, che delle cose di Firenze
anno trattato, applicatiu isi con studio tenue, come di passo, cre-
dendo noi in sar ciò di non potere con migliore sborso di moneta
contraccambiar l'obbligo contratto colla Patria, insieme con tutti
gli Scrittori, che si pigliano a carico di trat tarne con accuratez22
esattissima, diremo adunque
Che la Citta di FIRENZE sosse fondata nel cuor della Toscana
in tempo nel quale s' era di gia ſparsa la fama della eroica virtù de
Toſcani, inuentori non tanto di tutto quello, che alla Religione
benchè salsa s' appartenne, quanto d'ogni cerimonia, o costume
politico, che vtilissimo si ricono scesse al sollieuo d'ogni gran Mo
narchia, è principio di sar costare la nostra proposizione accennata
per veriſsima; atteso che, paresse al giudizio d' Vomini sauissimi a-
matori del vero, ella auere ereditato nell'atto della sua fondazione,
quasi tutta quell' eccellenza di spirito stata ne Toscani, caduta la lor
Regia Signoria, e parte delle sue dodici Città venute meno, e che
in lei riſtrettasene vna tal viuezza, degno parto dello 'ntelletto,
risurgesse a nuoua vita l'antica generosità, e quel saper farsi grande,
alzataſi al pari delle Città principali e della Prouincia in capo e Me-
tropoli; che molti abbin toccato questa fondazione in tempo, nel
quale non era per allora comparsa alla luce la Storia Romana, e le
notizie certe scritte da' coetanei alle cose succedute, non è gran fat-
to, l'esser si quelli dati a conoscere fauolosi, e non veri: mà altri
che n' ebbero aſstai più co gnizione pubblicata, che ella si fù per méz-
zo della Stampa, ci parvero degni di meno scusa, se dir non voles-
simo d'vn solennissimo biasimo; se il detto loro non sussiste sù le pre-
dette relazioni prodotte da medesimi, e fra essi due de' principali
Lionardo Aretino, e Angiol Poliziano, Vomini per altro di gran
lettere, i quali oltre all esser fra di loro discordanti in dir l' vno che
ella sosse fondata da' Soldati di Silla, condotti sotto Fiesole, e l'al-
tra dalla Colonia mandara da Triumviri, sono ambidue non ostan-
te da rigettarsi, e similmente il Volterrano, il quale, se bene s op-
pone contro al primo accordancosi col secondo, la ragione sua, e
quella di Lorenzo Valla che lo seguita, non è di maggior sussisten-
za; per chè sondandosi il Volterrano sulle parole d' vn Libro M. S.
che trattaua delle Colonie venuto in luce a suo tempo C. Cæsaris,
& Marti Antonij, & M. Lepidi, Colonia Florentina deducta &
Triumuiri, assignata Lege Iulia Centuriae Caesarianae in ingera per cardines,
& de cumanos, termini rotunda pedales, & distant a se in pedes IICCCC.
e'i Valla
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