Mcccct. di Marzo. Ser Lorenzo da Lutiano, e
ser Filippo suo figliuolo da unas; e Bonifazio di
messer Ormanno Bisdomini dall altra, compromet-
tono generalmente in Cante di Giovanni Compagni
Tavoliere, e AntoniondinAgnolo dal. Cantoi, el ser
Paolo ali ser Francesco del maestio Piero Notaibiper
il terzo 2 carta peo ser IFommaso di lacopo Gilii 61)
allora Notaio de Priori. Del lodó fu rogato ser Piero
d'Agnolo Cioni da Caſtel Franco, che ſta al Pozzo
di S. Siſti (2) vi è mominato ser Antonio di lacopo
da Romenas Notaid del Vescuvado
Mcec
idlosbnie
)1
(1) Questi si fu della Famiglia degli Schiattesi, e sede
del Magistrato de Giudici, e Notaj nel Moccc kXVII.
2) Al. Pozzo di S. Sisti ec. Queſto luogo, che è una pic¬
cola piazzetta, situata non molto lontano dalla Porta
Jaterale della Chiesa di S. Pancrazio, e sulla quale fanno
capo quaitro ſtrade, si chiama in oggi il Canto a S. Sisto,
per esservi in un antico Tabernacolo, in faccia alla ſo¬
prannominata piazzetta, dipinta ſul muro l' effigie del
Santo Pontefice Siſto, di cui fu Diacono il Martire S. Lo¬
rento, Appresso l'Orlendi ( nel Lomo II. Parte II. Lib. III.
Cap. XXXIV.) si legge, come alcuni tengono, che in
questo luogo vi fosse anticamente un Cimitero di Mar¬
ctiri, tra' qualiun S. Sifto, onde credono lalcuni, iche
per esser forse ſtati questi, gettati, in un pozzo, si di¬
cesse poi, quel luogo, ad puteum S. Sisti, come in molte
Scritture antiche si legge; siccome pure in questa Cro-
nica ſta ſcritto. Io però più verisimilmente credo, che
tal. nome di pozzo S. Sisti, sia stato preso da qualche
pubblico pozzo, che foſſe ſituato vicino al detto Taber-
nacolo, led in fatti nella stanza posta dietro alla can-
tonata ove è dipinto il Santo, la quale di presente è
di mia proprietà, per esser quella Casa il fondo di una
Cappella di padronato della mia Famiglia; vi è un poz-
zo, che riesce appunto in Via del Sole, poche braccia
discosto dal predetto Tabernacolo, e quasi può dirsi die-
tro