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Campanile del nostro Duomo nell'anno MCCLXXXXVIII.)
dictam plebem pertinere ad Episcopum & Episcopatum.
Florentinum pleno iure Carta manus luncte Bindi de
Asciano Not. sub Mccic. Ind. xII. die xxIIII. Maii.
E al num. 42. della pag. 12. si legge, Qualiter
Ep. Flor. investivit Plebem de Pomonte omnibus deci-
mationibus & redditibus quot habebat ibidem pro annua
prestatione certi ficti Carta man. Galitii Not. sub Mcvi.
quarto Non. Aprilis: dal che si vede, che in Latino
dicevasi già Pomonte.
Finalmente alla pag. 17. num. 99. si legge, Qua-
liter Pleb. de Pomonte conduxit ab Ep. Flor. in perpet.
unam petiam terre posit. ad ped. Cast. de Monte Buiano
pro annuo fictu xii. star. grani. Carta man. Iacobi No¬
tarii sub MCCXXXIII. Decimo Kal. Iun. Indict. X.
In un Sigillo poi della Raccolta Strozziana si legge:
-S. ARLOTTI. DNI ORLADI. D'POMONTE, il qua¬
le fa per Arme un’ alta Torre in mezzo a due Leoni
rampanti, essendo d'intorno al Secolo decimoquarto.
In essa presentemente vi è Piovano il M. R. Sig.
Francesco Bindi di Casentino, da cui ho inteso, come
già poteſſe eſsere questa Pieve di padronato de' Tosin-
ghi, essendovi in mezzo di Chieſa una lapida di marmo
coll' Arme di tal Famiglia, e con lettere alla Gotica,
che dicono : Sepulcrum Rinieri Tosinghi et suorum: il
che non sembra improbabile, potendola facilmente
essi aver ottenuta dal Vescovo Fiorentino, di cui era-
no ordinariamente confidentissimi, come Custodi del
Vescovado, quelli di detta Famiglia.
Nella Cura di questa Pieve vi posseggono molti
Effetti con una Villa 1 prefati Signori Marchesi Giugni;
siccome ancora vi hanno molti Beni i Signori Nelli,
(appellati anco in antico Sinibaldi da Montecuccberi)
Vi
Guasconi, e Lucherini.