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Non è da lasciarsi indietro il bellissimo
Tempio della Madonna dell'Umiltà, eretto
a bella posta per trasferire in esso un
antica immagine della Vergine, che stava
prima in un luogo, il quale fu necessario de¬
molire nell'occasione di accrescersi le mura
della città. L’Architetto di questo Tem¬
pio a otto facce fu Ventura di Andrea
Vitoni Pistojese, lavorator di legname,
diligente disegnatore, di pronto ingegno,
il quale fu adoperato molto ne suoi la¬
vori dal celebre Bramante d’Urbino, sotto
del quale fece tali progressi nell' arte ar¬
chitettonica, che tornato in patria fu ca¬
pace d’inalzare questo Tempio, che viene
molto lodato dal Vasari, il quale per
ordine del Duca Cosimo lo ridusse alla sua
perfezione, essendo dopo la morte del Vi¬
toni rimasto senza coperta che lo difen¬
desse dall'acque , e da altre meteore, le
quali lo potessero guastare. Le pitture che
si ammirano in questo Tempio, ridotto
dalla devozione de Pistojesi, di semplice
Oratorio che era sul bel principio, a Col¬
legiata, sono tre figure, di Gesù, Maria, e
Giuseppe dipinte con molta esattezza di di¬
segno, e con buon colorito, da Lazzaro Bal¬
di Pistojese ; l’Assunzione della Vergine di
Giorgio Vasari; l’adorazione de’ Magi di
Francesco Vanni; la Tavola della Nati¬
vità di Pietro Sorri; e l’altra dell’Annun¬
ziazione, uno dé’ più perfetti lavori di
Alessandro del Barbière. Anche nel vesti¬