Full text: Nuova guida della città di Firenze e d'altre città principali della Toscana, con carta geografica ...

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dipoi col disegno di Michelangiolo Buo¬ 
narroti , eseguito però da Santi di Tito, 
e la spesa, come accenna l'iscrizione che 
è sulla porta della medesima, fu fatta da 
Niccolò di Ruberto Davanzati Bostichi : 
il Convento poi fu fatto fare da Fran¬ 
cesco fratello del B. Tommaso da Scarlino, 
e da principio fu dato ai Frati del terzo 
ordine, e dopo ai Frati minori Osservanti. 
Partiti poi da questo luogo i detti Frati, 
e messo in vendita, e stato modernamente 
acquistato dal Signor Dottor Francesco 
Frosini, il quale si serve del Convento 
ad uso di villa, e la Chiesa é divenuta 
l’Oratorio pubblico della medesima. Bel¬ 
lissima è la loggia che guarda mezzo gior¬ 
no, l’abitazione è ben difesa dalla Tra¬ 
montana, tanto dal poggio che si alza 
dietro alla fabbrica quanto dal bosco cir¬ 
condato di mura che sovrasta, sopra del 
quale è la conserva di quell' acqua, che 
forma il Pelagaccio, e poi calando va a 
fecondare i giardini ed orti di tutte le 
ville che si veggono di sotto, e che cir¬ 
condano la valle che dal Boccaccio nel 
suo Decamerone, viene appellata delle 
donne. Nel Refettorio già de'Fràti vi sono 
tre lunette dipinte a fresco da Santi di 
Tito, e nell’ Oratorio pubblico, o Chiesa 
all' Altar maggiore vi e un quadro in tela, 
che molti stimano essere opera del mede¬ 
simo Santi di Tito, ma altri ne dubitano, 
non parendo loro di trovare in quesia
	        
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