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glio sodisfare al desiderio de' Filosofi, e
dilettare la curiosità di quelli che con¬
tenta solamente la semplice vista. Prossi¬
ma a questo Palazzo si presenta il Con¬
servatorio di S. Pier martire, e la Par¬
rocchia di
S. Felice una delle antiche Parrocchie
della Città, che nelle antiche carte si
legge avere avuto Priore e Canonici, e che
poi passasse ai Monaci di Nonantola non
può nascer dubbio, trovandosi in una
carta del 772. di Carlo Magno che dona
al Monastero di Nonantola alcune Chiese
di Firenze tra le quali ella è espressamente
nominata, dove si trova ancora questa di
S. Felice. Quello che si sa di certo del
passaggio di questa Chiesa più moderna¬
mente si è che nel Breve. di Giovanni
vigesimo terzo ad istanza di Cosimo de' Me-
dici il vecchio, nel 1413. passò ai Monaci
Camaldolensi, che esercitarono l’ ufizio di
Parochi in questa Chiesa. Poco dopo,
cioè nel 1416. furono comprate case , e
terreni per fabbricare un Monastero di
Domenicane sotto l’invocazione di S. Pier
Martire, presso o poco distante da questa
Parrocchia. Ma volendo il Duca allora di
Firenze Cosimo Primo fare alcune forti¬
ficazioni da quella parte, della città avven¬
ne a questo Monastero, ciò che era acca¬
duto a S. Piero in Gattolino, di. essere
demolito, onde furono le Monache di S.
Pier Martire trasportate nella Badia di S.