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sono del sopraddetto Bamberini. Nella settima cap¬
pella è una tavola del Curradi, ove è espressa la Con¬
cezione. Nell’ottava è S. Giuseppe Calasanzio fon¬
datore degli Scolopi, di mano d’Antonio Franchi
Lucchese. Finalmente nell’ultima havvi la Tavola
degli Angeli dipinta da Giacomo Ligozzi. Sul corni¬
cione della chiesa sono fra i pilastri diversi affreschi
rappresentanti alcuni dei misteri di Cristo, lavoro
del Passignano, di Santi di Tito, Alessandro del
Barbiere, Giacomo Ligozzi, Curradi, e Bronzino. La
volta fu dipinta da Agostino Veracini. Diverse iscri¬
zioni e mausoleiornano l’interno di questo tempio.
Il convento è fabbricato sul disegno dell’Ammanna¬
ti, recentemente ingrandito a spese dello Stato per
aumentare scuole, e per potere più comodamente
contenere l’immenso numero degli scuolari che vi
concorrono. Oltre il bisognevole alla istruzione, vi si
trova una Stamperia, una scelta Biblioteca, ed un
Osservatorio. Le pitture che vi si vedono sono in
gran parte di Piero Dandini.
Farmacia all’insegna del Moro dal canto alla
Paglia. Questa Farmacia è una delle più antiche
della città. Essa esisteva al cominciare del secolo
XVI., portava il medesimo nome, ed apparteneva al¬
la famiglia Grazzini. Anton Francesco, soprannomi¬
nato il Lasca, poeta celebre, e fondatore dell’Acca¬
demia della Crusca, era di questa famiglia, ed eser¬
citò quivi egli stesso la farmacia.
Palazzo Martelli in Via della Forca. Quivi
esiste il più bel capo d’opera di Donatello; una sta¬
tua, cioè, di marmo che rappresenta David, ed una
copia della medesima. Vi si conservano altresi una
magnifica collezione di stampe, e diversi quadri, trai
quali la Congiura di Catilina pittura di Salvator Ro¬
sa assai stimata.
Palazzo Ginori Via de’Ginori. Apparteneva
esso anticamente al Bandinelli famoso scultore.