DESCRIZIONE
DELL'I. E R. PALAZZO PITTI
E SUA
GALLERIA
men
Luca Pitti ricchissimo cittadino ordinò circa
l’anno 1440. la costruzione di questo magnifico pa¬
lazzo, e ne affidò la direzione al Brunellesco. Nel
1549. da Bonaccorso Pitti pronipote di Luca su ven¬
duto a Cosimo I. che lo acquistò a nome d’Eleonora
di Toledo sua moglie per novemila fiorini d’oro. Fi¬
no da quell’epoca il palazzo Pitti avendo sempre ser¬
vito di residenza ai Sovrani di Toscana, ha subito
in diversi tempi varj ingrandimenti, ed abbellimenti
considerabili. L’Ammannato fu incaricato da Cosi¬
mo I. di fare il disegno del gran cortile, che fu ter¬
minato sotto la sua direzione nello spazio di 12 an¬
ni. Fu di mestieri aver ricorso all'Ammannato, poi¬
chè il disegno che ne avea lasciato Brunellesco erasi
smarrito. In questo cortile l’edifizio è dal suolo fino
alla sommità del cornicione, dell’altezza di 65 brac¬
cia, e comprende in tutto il suo quadrato tre diffe¬
renti ordini di architettura, che corrispondono ai tre
piani del palazzo. L’ordine dorico comprende il portico
che è al primo piano, sostenuto da colonne formate
di bozze, e sormontate da una cornice che serve di
terrazza, e che regna attorno all’edifizio. Il secondo
ordine è Jonico, e il terzo Corintio. Tutti questi ordi¬
ni sono in perfetta armonia, e presentano un insieme