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o Giuseppe Martelli. Esso può considerarsi uno dei
più ampli, e magnifici stabilimenti, che esistino in
tal genere attualmente in Italia.
Palazzo Stiozzi Ridolfi Via della Scala. Que-
sto pałazzo ſu fabbricato a spese di Bernardo Rucel-
lai; passò in seguito alle famiglie Medici, Ridolfi.
Stiozzi, e Cepperelli. Fu esso edificato sul disegno
del celebre Leon Batista Alberti, ed accolse un di
nel suo seno uomini per grandezza d’animo ed in¬
gegno famosi. Fu qui dove (al dir d’un moderno
scrittore) Machiavello lesse i suoi immortali discor¬
si sulle deche di Livio. Qui Fabbrizio Colonna ram¬
mentò all'Italia l’arti di guerra, delle quali o mal’uso,
o dimenticanza la fece ludibrio all’universo. Sotto
questi porlici un grande si assise (Palla Rucellai)
che non imparò dalla vecchiezza nè a soffrire la ti¬
rannide, nè a temere la morte. Evvi annesso un de¬
lizioso giardino ornato d’un colosso di coccio fatto
da Antonio Novelli, che rappresenta Polifemo be¬
vente a un otre. Diverse altre statue vi si osservano.
fra le quali un’Urania scolpita da Stefano Ricci. Que¬
sto giardino era conościuto nel Secolo XVI. sotto il
nome, di Orti Oricellari.
Porta al Prato. Questa porta trae il suo nome
dal prato che le è davanti al di dentro della città, su
cui la nobiltà fiorentina esercitavasi un tempo in di¬
versi giuochi, e particolarmente a quello detto del
Calcio. Per questa porta si va alla deliziosa passeg
giata delle Cascine che forma un annesso forse uni¬
co alla nostra città.
Chiesa di S. Lucia sul Prato. La di lei fonda¬
zioneè della più remota antichità. Vedonsi nel suo in¬
terno sette cappelle. Fra gli oggetti d’arte che vi si
conservano, dee notarsi all’altar maggiore un qua¬
dro di Domenico del Ghirlandaio esprimente la Na¬
tività di Cristo, che è una delle prù bell’opere di
questo celebre artista. Vi sono ancora due pitture ad