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lozzo. Giunti all’apice del monte, trovasi la mo¬
derna Fiesole, assai diversa dall’ antica, la cui
origine perdesi fra i mitologici racconti, ma che
però da tutti si opina essere stata una delle dodici
antiche città dell’Etruria. Al principio della vasta
piazza si trova sulla sinistra il Seminario fondato nel
1637. dal Vescovo Lorenzo della Robbia. Questo
edifizio ha subito in differenti epoche varj restan¬
ri, ed ingrandimenti. Evvi accanto una strada
che conduce alla chiesa di S. Alessandro, ed al
convento di S. Francesco. La prima si pretende
che sia stata fondata verso il cominciare del VI.
secolo, sotto il Regno di Teodorico. Nel 1814.
sotto la direzione del Prof. Giuseppe del Rosso si
cominciò a restaurarla a spese del capitolo, e nel
1819. fu terminata ed aperta al pubblico dopo la
solenne traslązione del Santo titolare. Quindici
superbe colonne ioniche di marmo cipollino ne
formano l’interno ornamento. Il convento di S.
Francesco fu edificato ov’ era l’antica Rocca Fie¬
solana di cui vedesi aucora qualche resto. Ritor¬
nando sulla piazza vi si osserva altresi il palaz-
zo episcopale ridotto nella forma attuale dal
Vescovo Francesco Maria Ginori. Di faccia ad es¬
so è la cattedrale dedicata ai SS. Pietro e Ro¬
molo, e fondata circa l’anno 1028. dal Vescovo
Jacopo Bavaro. L’interno di questo tempio è di¬
viso in tre navate da due ordini di colonne di pie¬
tra, su cui sono capitelli di differente grandezza,
e di differenti ordini maravigliosamente lavorati:
sono essi avanzi di monumenti Romani. Fra gli
oggetti d’arti che adornano le navate laterali, è
da notarsi un’ antica immagine di Nostra Donna
dipinta ai tempi di Giotto; un bel quadro rap¬