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quale lo fe costruire a sue spese col disegno del
celebre Brunellesco. La chiesa, che riunisce nel
suo interno il magnifico all’elegante, conserva este¬
riormente nel mezzo della nuova l’antica faccia¬
ta, la quale, secondo il gotico gusto che vi si scor¬
ge, sembra appartenere al X. secolo. Nel centro
del convento, ammirasi un ampio cortile ricco di
bellissime colonne di macigno in vago ordine di
sposte. Quivi corrisponde la porta del quartiere
di Cosimo, sulla quale si osserva scolpito in mar¬
mo il di lui ritratto, opera forse d’uno degli al¬
lievi di Gian Bologna. Nel già refettorio poi si
conserva un affresco di Gio. da S. Giovanni, rap¬
presentante la refezione di Cristo nel deserto. Tra
gli angioli che gli ministrano a mensa, se ne ve¬
dono alcuni in un angolo, che in varie e spiritose
attitudini si affaticano a cacciare il Demonio, sot¬
to la cui forma il bizzarro pittore espresse al vivo
un monaco della Badia, vendicandosi in cotal gui¬
sa del cattivo vino che aveagli somministrato du¬
rante il suo lavoro. Di Desiderio da Settignano è
il bellissimo pulpito di pietra tutto ornato di putti
e foglíami eseguiti con gusto e delicatezza im¬
pareggiabile. Tra gli avvenimenti più memora¬
bili che hanno avuto luogo in questa Badia é da
annoverarsi l’aver quivi nel decimo quinto secolo
prese le divise Cardinalizie Giovanni de'Medici
quindi Leon X:, e l’esser ella per l’assedio di Fi¬
renze del 1529. statą occupata dagli Spagnuoli, i
quali le apportarono notabili danni, oggi però ri¬
sarciti, ed accomodati. Dalla Badia, scendendo,
si perviene al torrente Mugnone, sulle sponde
del quale, e precisamente tra Monte Rinaldi e
Fiesole, ebbe luogo gli 8. Ottobre del 405. la fa¬