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sotto la direzione dell’architetto Giuseppe Cacia¬
gli, è divenuta la più magnifica di tutte le ville di
proprietà del Sovrano di Toscana. In questo pa¬
lazzo l’anno 1775. sotto la direzione dell’archi¬
tetto Gaspero Paolettí fu trasportata da un quar
tiere in un altro, una volta su cui Matteo Rossel¬
li avea dipinte le imprese de’Medici.Dietro al Pog
gio Imperiale trovasi la deliziosa collina di Arcetri
ove tra le altre ville di cui è sparsa si osserva quel¬
la dove dimorò per dieci anm l’immortal Galileo
ivi relegato dal tribunale dell’inquisizione. Tor¬
nando sulla strada Romana vedesi a mano destra,
sopra altra amenissima collina, detta Bellosguardo,
la villa del Conte Girolamo Bardi fabbricata col
disegno di Michelozzo. Qui fu che Francesco
Guicciardini scrisse le sue storie d’Italia , opera
che gli acquistò l’immortalità. Tornando sulla
strada maestra, trovasi a qualche distanza il vil¬
laggio del Galluzzo. Quindi dopo aver passato il
torrente Ema trovasi a mano destra la Certosa,
magnifico convento dovuto a Niccola Acciaiuoli
gran Siniscalco di Sicilia e di Gerusalemme. La
Certosa fu fabbricata nel 1351. col disegno del¬
l’Orcagna. Questo convento ha la forma d’una
fortezza, con delle torri e dei merli, come si os¬
serva in altri monasteri ed abbazie, e come ri-
chiedevano il costume e le circostanze dei tempi.
L’interno di tale edifizio offre un tempio di buo¬
na architettura, ed altre necessarie comodità, tutte
eseguite con magnificenza maravigliosa.
FUORI DeLLa Porra S. NicCoLo
A piccola distanza da questa porta, si ascen¬