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Stefano Ricci. Visi vede altresi un Noli me tangere
lavoro del Della Robbia; come pure le statue di S.
Domenico, e S. Bernardino anch esse di terra cotta;
prima di entrare nella decima cappella vi è un de¬
posito di marmo opera di Desiderio da Settignano
e dietro al medesimo leggesi un cartello che atte¬
sta appartener quello alla casa Martelli. L’altare
della decima cappella è ornato d’una superba ta¬
vola di Giotto, esprimente l’Incoronazione di No¬
stra Donna. Vi si osservano superiormente varj
santi ed angioli assai ben dipinti, sotto a’quali leg
gesi: Opus magistri Jocti. Le muraglie e la volta
di questa cappella furono dipinte da Taddeo Gad¬
di. Quivi è pure il mausoleo di Vincenzio Giu¬
gni morto nel 1758. La vicina porta dà l’accesso
a un lungo corridore che introduce nell’undecima
cappella, detta del Noviziato, edificata sul dise
gno di Michelozzo Michelozzi a spese di Cosimo
Pater patriae. La porta di questa cappella viene
assai lodata dal Vasari, e l’ornamento del suo alta¬
re consiste in una Madonna di terra della Robbia.
Vi è a destra un piccolo tabernacolo di marmo
scolpito da Mino da Fiesole, e accanto a questo
una piccola stanza ove è provvisoriamente sepol¬
ta la Contessa d’Albany con questa iscrizione:
OSSA
ALOYSIAE
E PRINCIPIBUS
STOLBERGIIS
ALBaNIAE. COMITISSAE
Fintanto che non sarà terminato il deposito in
marmo che verrà collocato nella nona cappella
sotto il noli me tangere lavoro del Della Robbia.
Varj quadri appesi alle mura del corridore e del¬