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FERTURQUE MUSAS TUM GRAECAS TUM
LATINAS LACRIMAS TENERE NON POTUISSE.
Incontrasi poscia la tomba di Pietro Nardini cele¬
bre sonatore di violino, morto nel 1793. Alla set¬
tima cappella è una tavola del Cigoli, e di Gio¬
vanni Bilibert suo allievo esprimente l’ingresso di
Cristo in Gerusalemme. Ne segue il mausoleo di
Pio Fantoni Bolognese, matematico, morto nel
1804. Questo monumento fu eretto nel 1809 dal¬
la di lui nipote Giulia Rivani, di cui pure sono
gli affreschi di cui va adorno. L’ottava cappella
presenta un quadro di Battista Naldini che vi rap¬
presentò S. Francesco che riceve le stimate. Qui¬
vi riposano le ceneri di Francesco da Barberino
distinto letterato del suo tempo, in memoria del
quale leggonsi i seguenti versi composti dal Boc¬
caccio.
Inclita plange tuos lacrimis Florentia cives.
Etpatribus tantis fundas orbata dolorem.
Dum redeunt domini Francisci funera mente
De Barberino et nati: nam judicis omne
Gesserat officium , sua corda cavendo reatu
Sed satis excedit natum; quia doctus utroque
Jure fuit genitor, sed solo filius uno.
Scilicit in causis quae sunt saecularibus artae.
Hoc sunt sub lapide positi, quibus ultima clauso
Perfida mors oculis, paucis dilata dictas
Strage sub aequali, quae totum terruit orbem
In bis senario quater aucto mille trecentis.
All’altare della nona cappella è un Cenacolo del
Vasari. Gli affreschi della volta sono di Gherardo
Starnina. In questa cappella vedonsi i mausolei
del Cav. Francesco Castellani, e quello di Michele
Skotnicki Pollacco, una delle migliori opere di