una Baccante montata sopra un toro. Vi si osser¬
vano altresi due vasi di straordinaria grandezza. I
due manichi del primo vanno a terminare in una
testa di Cigno ; nella sua parte di mezzo è un tem¬
pio con due pilastri d’ordine corintio, Castore,
che conduce un cavallo ec. ; sull'altro è rappre¬
sentata una Caccia. Quei vasi che si son trovati
in Toscana rappresentano per lo più giuochi ; com¬
battimenti, vincitori coronati ec. In questo stesso
gabinetto vedonsi vari altri oggetti ; come, lampa¬
de , figure di animali, gambe, cuori, che secondo
l’opinione di qualche antiquario erano offerti agli
Dei dalla gente povera in vece di vittime. Salone
della Niobe. Il Granduca Leopoldo fe’ costruire
questo salone per collocarvi le superbe statue che
vi si osservano, e che egli fece venir da Roma
l'’anno 1775. Il celebre gruppo della sventurata
famiglia di Niobe è composto, secondo la comune
opinione , di sedici statue greché ; ma è per altro
cosa molto dubbia che esse facciano tutte parte
della medesima famiglia. Esse non sono tutte di
mano d’un istesso artista, e variano molto per la
perfezione. La madre è certamente la più bella.
Questo è un capo d’opera in ogni genere : con¬
torno, panneggiato, espressione, nobiltà, tutto vi
è perfetto e sublime, Dopo la madre devono os¬
servarsi, una delle figlie collocata allai sinistra, il
figlio morente, e le due statue collocate presso al
pedagogo, che sono superiori alle altre. La se¬
conda statua a sinistra è una Psiche, che vi fu
posta per completare il numero. Vedesi parimente
in questo salone la statua d’un giovine inginoc¬
chiato ; col braccio destro alzato, e la mano sini¬
stra sul tergo, ove sembra aver ricevuto una fe¬