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Giovanni da Salerno, e a suoi dodici Confratelli,
detta S. Maria delle Vigne, e che allora era fuori
della città. Rientrando in chiesa, trovasi accanto
alla navata dalla parte di ponente, un’antica urna
cineraria di granito nero, che serve di pila. Essa
ë sostenuta da un piede disegnato da Michelangiolo,
ed eseguito sotto la sua direzione: accanto alla de¬
cimaquinta cappella vedesi il mausoleo del B. Gio¬
vanni da Salerno, lavoro di Vincenzio Danti. So¬
pra la decimasesta cappella è l’organo, la cui or¬
chestra è costruita sul disegno di Baccio d’Agnolo.
Non molto lungi vedesi in uno de’pilastri della na¬
vata un tabernacolo disegnato dal Buontalenti, che
contiene un quadro d’ Jacopo da Empoli esprimente
S. Giacinto. Presso alla cappella decimottava, sono
i mausolei di due celebri architetti della famiglia
del Rosso. I loro busti sono stati scolpiti da Gio.
Batista Giovannozzi. In un pilastro presso a que¬
sta stessa cappella è situato il pulpito di marmo
opera di maestro Lazzaro. Accanto alla dicianno¬
vesima cappella trovasi il mausoleo di Antonio Stroz-
zi celebre giureconsulto. Questo mausóleo é molto
stimato. Fu incominciato da Andrea da Fiesole,
e terminato da due suoi allievi, Silvio da Fiesole,
e Tommaso Boscoli. L’immagine della Vergine su
scolpita dal primo, e gli angioli dal secondo. Tor¬
nando nella navata dalla parte di levante vedesi tra
la quinta e sesta cappella una porta laterale che
introduce in un cortile, che serviva anticamente
di cimitero. Questo eortile circondato d’ un log¬
giato, la una gran porta disegnato da Francesco
Silvani, che conduce sulla piazza vecchia di S. M.
Novella. Sopra questa porta, al di dentro, vedesi
lo stemma della famiglia Manadori, sostenuto da