posizione ai eondannati dall' inquisizione, quando
questo tribunale era nelle mani dei Domenicani.
Questa chiesa ha 168. braccia di lunghezza, e 46.
di larghezza . La lunghezza della crociata è di 106.
braccia . L’architettura ne è si bella , non solo re¬
lativamente al gusto, ma altresi all' eléganza delle
proporzioni e delle simmetrie bene intese, che Mi¬
chelangelo ne faceva i più grandi elogi. E divisa
in tre navate ; ed è da notare che gli archi non
sono punto regolari ; i primi sono molto piu grandi
degli ultimi . Quest’ é un artifizio impiegato ancora
in altri edifizj contemporanei, per farli comparir
più grandi di quello che sono in effetto, diminuen¬
do gradatamente la luce degli archi, come sareb¬
besi in prospettiva . Vi si vedono più cappelle, delle
quali si rese , nel 1565., l’architettura uniforme,
d’ ordine composito, quantunque assai alterato, sul
disegno di Giorgio Vasari. La prima a destra
entrando per la porta principale, ha nn quadro di
Santi di Tito che rappresenta l’ Annunziazione di
N. Donna. Questa e l’ ultim opera di cosi celebre
artista. La figura dell' Angelo è il ritratto al natu¬
rale del Cay. Virgilio Carnesecchi. Vedesi nella se¬
conda il martirio di S. Lorenzo dipinto da Giro¬
lamo Macchietti, che vi si rappresentò in quel sol¬
dato che è presso all'Imperatore . La terza à oinata
d’ un quadro di Gio. Batista Naldini, rappresen¬
tante la Natività del Redentore. Nella quarta ve¬
desi la Purificazione della Vergine, del medesimo
artista. La deposizione di Croce che adorna la quin¬
ta cappella , è ancor essa dipinta dal Naldini. La
sesta ha un quadro di Santi di Tito, in cui à e¬
spressa la Resurrezione di Lazzaro. Si osserva nella
settima una pittura del Ligozzi, il cui soggetto è