Full text: Oddo Bonafede, Matilde: Guida della città dell'Aquila

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duta grandezza Siface re di Numidia, Perseo re 
di Macedonia coi suoi figli Filippo ed Alessandro, 
Bituito re degli Allobrigi e degli Alverni. 
CORFINIO, la capitale dei Peligni, la patria di 
Silio Italico, detta per antonomasia Città Italica, 
posta da Varrone a livello di Roma, di Cartagine, 
di Capua, volorosa nelle armi, si leva contro Roma, 
si fa sede della lega italica. Piceni, Peligni, Vestini, 
Marruccini, Marsi, Campani, Apuli, Ferentani, Irpini, 
Pompeiani, Picentini, Venusini, Giapigi, Lucani, San¬ 
niti, ebbero il loro centro, la loro capitale in Cor¬ 
finio e quivi il Foro, la Curia, il Senato, i Consoli, 
i Pretori, i Capitani, un’altra Roma. La guerra fu 
terribile, ma quei popoli ebbero la cittadinanza 
Romana. Corfinio scomparve; sulle sue macerie 
ora è Pentima. 
SULMONA, tuttavia fiorente, è città antichissima. 
Fu la patria di P. Ovidio Nasone; ricorda le funeste 
guerre di Silla, di Cesare, di Pompeo. Favorevole 
a quest’ultimo, fu espugnata da M. Antonio. Soffri 
nelle invasioni barbariche e nelle guerre del Regno 
di Napoli. E una delle poche antiche città d’Italia 
che sopravvissero alle ingiurie del tempo ed alle 
ire degli uomini. 
Ed altre non poche se ne potrebbero enumerare, 
ma bastino queste per farci pensare alla vita che 
si svolse in questo Abruzzo, quando tanta parte 
d’Italia era tuttavia barbara.
	        
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