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cancellate compiono la chiusura di tutto lo spazio
destinato alla Esposizione.
Alla sinistra s’ apre l’ ampio locale destinato ad
essere Palestra Ginnastica. La fronte della parte
coperta presenta un’arcuazione con pilastri d’or¬
dine dorico, con analoga trabeazionc adorna di
metope e triglifi. Due genii, simboli della Ginnastica,
completano questa facciata.
Tutto il palazzo dell’Esposizione è disegno del-
l’egregio ingegnere Cav. Waldis. I busti, i bosso-
rilievi, i genii della Palestra Ginnastica son lavori
del chiaro scultore Tommaso Gentile di Chieti. 1
lavori murari e di stucco furono eseguiti dall’ im¬
presa Camilli, col concorso del Signor Feneziani
per gli ornati, e per gli stucchi, dei fratelli Di Fran¬
cesco e Pacitti. Le cariatidi e le aquile dei timpani
furono tradotte in pietra dallo scalpellino Giovanni
Lucente. Le altre opere in ferro son lavori del
fabbro ferraio Settimio Marchetti.
BUSTI
Quanti visiteranno l’Esposizione si fermeranno
senza dubbio davanti a quei busti, che fanno rivi¬
vere le forme d’illustri abruzzesi. Questi uomini,
che rispecchiano alcuni tempi di Roma in modo
mirabile, o che si affaccendano negli archivi in
cerca di memorie per formare la storia della loro
patria, o che cantano sulla lira le passioni dell’a¬
nimo, o che con la spada in mano difendono va¬
lorosamente la patria, o che nelle congiure rischiano
la vita in nome della libertà, o che danno opera
a levare in alto le arti e le scienze; illustrano ed
onorano l’Abruzzo, e ne fanno una regione degna
della grandezzą d’Italia.