Bellezze di
padrona divenisse. Peroche poscia che le nazioni,
straniere, & più potenti con sanguinosi contrasti
cominciarono per cagione di questo nobil terreno à
contendere insieme, & fatto acquisto di gran par-
te di quello, divenute spaventeuoli à tutti, inconta
nente, quasi per vna antiparistasi, ristrettisi i popoli
in vnione, si posarono le discordie de gli Stati mi¬
nori dell'Italia, &t assai parve loro di guadagnare,
se di conseruare le loro picciole forze foße loro sta¬
to conceduto. Ma questa nobile città di Fioren¬
za seguendo lo stile de gli altri potentati di Italia
distendendo col suo valore tuttavia i confini larga-
mente di suo Stato, ne' tempi alquanto à dietro, sot¬
to l governo della Casa de' Medici ha preso felice ri-
poso alla fine. Perche al Duca Alessandro de Me-
dici, l'Imperio di cui durò anni sei, & mesi
succedette Cosimo, Gran Duca di Toscana, che hà
regnato anni xxxvIII. & à questo appresso Fran
cesco, suo figliuolo, & ha regnato anni quattordici;
succedendo poscia Ferdinando, Cardinale di Santa
Chiesa, figliuolo di Cosimo altresi, che per grazia
di Dio vive, & regna al presente, con inclinazione
di tutti tanto seconda, & tanto lieta, che da Dio
pare, & non da operazione humana, che sia venuto.
Hora, perche serua questo trattato à chi non è vsa¬
to in Fiorenza, & venendo nella città possa haver
notizia delle cose più nobili, & più pregiate, dicia
mo, che chi vien di Vinezia, di Francia, & di La-
magna arriva per lo più alla porta, chiamata di S.
Gallo. Si porranno adunque nel principio
alcuni
luoghi, i quali come che non siano di notabil bellez
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