Full text: Albertini, Francesco degli: Memoriale di molte statue e pitture della città di Firenze

Quanta forza et gentilezza 
nello amico puoi vedere ; 
quello avanza ogni piacere, 
quello è sopra ogni dolcezza. 
Nulla val più che l’amico, 
si ben fussi oro et argento. 
Dir si suole per antico, 
uno amico val per cento. 
Questo è vero, et si non mento 
chi ne ha uno il tengha charo: 
delli amici trovi raro; 
questo avanza ogni bellezza. 
Odi un poco el mio sonecto : 
quel che amici assai vole, 
ne provi pochi in effecto, 
per proverbio dir si suole ; 
questi danno assai parole, 
se pur ne hai di bisogno. 
Questo è vero, et non è sogno ; 
fa di havere assai riochezza. Quanta forza. 
Chi ne ha uno è ben felice; 
molti son che son fictivi : 
nel proverbio ben si dice, 
paion buoni et son nocivi. 
Fa da loro tucto ti privi; 
ai 
sono amici di fortuna, 
tucti volton come luna, 
come bestie usan mactezza. Quanta forza. 
Per un buon che ne riescha, 
poi cento al contrario trovi : 
el tuo ben par lor molestia, 
et del male par che gli giovi. 
Fa che prima ben gli provi. 
Tali amici a me non piacque, 
che l mantello hanno a due acque ; 
con alchun non han fermezza. Quanta forza. 
Infelice, che credevo 
uno amico aver trovato; 
il cor suo io non sapevo, 
ma rimasi pur ghabbato. 
Chi si fida è poi ingannato;
	        
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