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Le botteghe , che si succedono dall'A¬
bitazione del Chorago in poi, si riconob¬
bero essere state in vari tempi frugate da
Coltivatori de’ campi sovrapposti. Esse su¬
rono disotterrate dal 1807 al 10. Vi si os¬
serva in taluna di esse una picciolissima nic¬
chia, ove si adoravano i Lari, ed ardeva in
loro onore una lampada.
L’osteria di Fortunata , ed una fon¬
tana su di cui fu scolpita un' Aquila, che
si avventa ad una scimta mettono termine
alla strada.
Abitazione dell’Edile Pansa.-An. 1813,
e 14. - Forma un’ isola, cinta di botteghe,
che si estende fino alla Casa di Modesto.-
Al di sopra d’un forno, fittato per publi¬
co uso, si trovò un bassorilievo con un
segno osceno , e con questo motto. - Hie
habitat Felicitas. - Ciò si riferiva certamen¬
te alla figura del pane, che vi si vendeva
o per meglio dire alla sua abbondanza (53).
La magione di Pansa è una delle più
belle, e la più grande di Pompei. Ha un atrio
scoverto , non comune in questa Città, con
pavimento di marmo inclinato per dare sco¬
lo alle acque. De’ belli musaici ne adorna¬
no le stanze. Ivi su de' lettini di piume , e
su’ tappeti della Jonia si adaggiavano nelle