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GIORNATA IX.
da. In questa casa, nella cucina, si rinvennero mo
oggetti, e molti vasellami in terra cotta. Nelle be
teghe si dissepellirono, presso alcune, molti coloi
in tre, mulini da macinare grano, e nellé ultime
magazzino di legno e un forno.
Terme pubbliche — Di fronte alla casa del Poe
si va alle Terme, o pubblici bagni. Il primo è di-
so in due appartamenti, l’uno per le donne e l’alt
per gli uomini. Vi si entra per un portico coperi
il quale mena in una stanza per spogliarsi, e pose
in altre tre sale, l’una ove vi era l’acqua fredda c
una gran vasca circolare con gradino per seders
l’altra con l’acqua tiepida con la volta di bassorili
vi a stucco, e con apertura che dava luce alla sal
la terza era detta la sudatoria con vasca di mari
di forma ellitica, della grandezza da contenere
persone, avendo un canale ove s’intrometteva il v
pore. Questa sala à molte cavità intorno alle pare
perchè ivi passavano i vapori. In questa si veggo
ancora bassi-rilievi a stucco, massime d’ammira
quelli delle Ninfe in atto d’uscire dal bagno; all’
stremità della sala poi vi era la stufa. In questi bag
furono trovate moltissime lucerne di terra cotta,
centinaio di monete d’argento , e poche di bronz
delle ossa umane in una nicchia ; più una brace
due sedie di bronzo.
L’altro bagno pubblico è più piccolo del primo.
sembra assegnato solo per gli uomini. Oltre ques
terme, si sono trovate altre , di fronte alla stra
detta Marco Olconio.
Dalle terme si passa a vedere la casa detta F.
lonica, ossia opificio di lavar panni. A due por
con largo atrio e portico con archi e pilastri, ave
do nel fondo quattro grandi vasche ed intorno sta
ze. Si osserva ancora un forno , con l’ augurio