GIORNATA V.
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chiesa nel mezzo; ma non fu compiuto se non quello
che si vede di frohte alla strada, il resto al ridosso
è incompiuto. La lunghezza dell’ edifizio è di metri
384,58 e l’ altezza di metri 38,35, con cinque ordini
di stanze nel mezzo , e tre ai laterali. Si entra per
una doppia scala di travertino in un largo vestibolo
che poggia su tre arcate. In questo Ospizio sono ri-
coverati molti fanciulli, vecchi poveri, e molte don-
ne ; i primi sono ammaestrati a differenti arti, non
che alle lettere, matematiche, e musica; alle donne poi
vengono insegnate tutte le arti donnesche. Da questo
Ospizio dipendono quello di S. Francesco Sales, di
S. Giuseppe e Lucia, di Loreto, di S. Maria della
Vite, e di S. Maria della Fede.
Chiesa di S. Antonio Abate— Uscendo dall’Alber-
go, sul principio ove incomincia la via S. Antonio,
vi è la chiesa allo stesso Santo dedicata. La sua fon¬
lazione non è ben determinata dai dotti scrittori di
cose patrie, ma potrebbesi ben credere da iscrizione
posta accosto all’altare maggiore che fosse avvenuta
nel 1271. Venne ben tre volte rifatto il tempio, nel
1699, e 1769, e pościa nel 1850. Una sola nave for¬
na la chiesa con sei altari senza crocjera. La volta
»la nave sono dipinte dal Viola. I dipinti del coro
sono di Nicola Tommaso di Fiore.
Orto Botanico—D’accosto all’Albergo dei Poveri si
ede l’ Orto Botanico , che,si eleva dal suolo della
trada Foria, e vi si ascende per una doppia scali¬
lata. Venne quest’Orto costruito nel 1809 dall’archi-
etto Giuliano de Fazio, e da- Tenore per la parte
cientifica.— Tutto lo spazio che occupa l’ Orto è di
entisei moggia antiche, ove si coltivano ogni specie
i piante, collocate per ordine e famiglia. Si osser¬