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GIORNATA II.
di marmo collocata su di una base , che credesi es¬
sere appartenuta ad una colossale statua di Parte-
nope, fatta in tempi dei-primi Greci fondatori di Na¬
coli; ma gli Spagnuoli nella rivolta di Masaniello la
sfregiarono saltandole il naso , che pościa con altro
scalpello fu rifatto, ma, infelicissimamente, da far
spavento.
Chiesa S. Giovanni a Mare — Dalla strada Capo
Napoli si passa presso l’antichissima chiesa di S. Gio¬
vanni a Mare, edificata nel 1336 da Fra Domenico
Alemagna, commendatore dell’ordine di Malta. Vi sono
antichissimi dipinti e pregevoli.
Uscendo dalla chiesa si prende la strada Giubbo-
nari, e volgendo a sinistra per la strada Supportico
Covinio, di qua a destra per la strada detta dei Tor-
nieri, perchè ivi si lavorano legnami al torno, drit-
to si va alla strada Loggia di Genova.
Strada Loggia di Genova — Chiamasi cosi perchè
in tempi remoti ivi erano tutti i mercadanti di Ge-
nova, riuniti dalla Regina Giovanna I. In questa piaz-
za vedesi una fontana triangolare, innalzata nel 1578
con alcune statue fatte da Fra Vincenzo Casale Fio¬
rentino; ma distrutte queste col tempo, vi sono so-
stituite tre arpie che mandano acqua. Da questa stra¬
da si passa nella piazza degli orefici riabbellita da
nuove strade, ove furono riuniti tutti i lavoratori e
negozianti di gioie, di oro ed argento dal Vicerè Mar-
chese del Carpio, ed ora ancora vi sono ed occupa¬
no a ponente moltissimi chiassuoli, vicoli, viottoli, e
stradette da rimaner smarrito.
Dalla piazza degli Orefici prendendo la via Benve-
nuto Cellini, che mena sull’altra nuova strada Prin-
cipessa Margherita, si gira a destra e si esce su quel-