SOPRAINTENDENZA DI CASA REALE
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Tutta la biblioteca conta circa 250,000 volumi
Le sue sale di studio, messe decentemente con tavole (
sedie tutte a bracciuoli, offrono sempre pronto ogni ri
capito da scrivere. E preseduta da un Prefetto, coadju¬
vato da Bibliotecarii, da Scrittori, da Custodi, ed altr
impiegati, e si tiene aperta al pubblico in tutt’ i giorn
dalle ore sette matutine di Francia sino alle due po
meridiane. Se n’eccettuano i giorni di grandi gale di Cor-
te, le feste di doppio precetto, ed il mese di ottobre.
Volendosi uscire per la sala di lettura, in mezzo all
scala incontrasi la
OFFICINA DE’PAPIRI.
Se Napoli mancasse di altre maraviglie, quella de
papiri sarebbe sufficiente a richiamare la universale am¬
mirazione. Il vedere che lunghi pezzi di materia car¬
bonizzata e quas’ impietrita da diciassette secoli di sot
terramento, si svolgono in lunghe tele sotto la industre
mano dell’uomo, e n’emergono caratteri racchiudenti
l’antica sapienza, è cosa veramente che desta immensc
stupore, da non credersi se co’ proprii occhi non si ve¬
de. Il fuoco bituminoso del Vesuvio, nell’ invadere le
biblioteche di Ercolano, tutto arse quanto toccò, ma
laściò nel proprio sito carbonizzati i volumi consistent
in tele papiracee avvoltolate in forma di cilindri gli un
agli altri soprapposti. Or questi cilindri,conservati nella
loro integrità dalla cenere e dal lapillo che seppellirono
la città, mediante gl’ingegnosi magisteri escogitati da
un napolitano , soltanto in Napoli vengono svolti,
letti, ed interpetrati. La quale operazione si esegue
per la parte materiale in queste officine, affidandosene
poi la interpetrazione all’Accademia Ercolanese.Di 1700
volumi disseppelliti, già circa 600 sono stati svolti,
letti ed interpetrati.