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LEVA DI SOLDATI
che percepiscono un soldo con ritenuta del monte ve¬
dovile, gli accusati o condannati per misfatti.
Ogni coscritto può farsi surrogare nel servizio mili¬
tare da un soldato congedato mediante un premio di
ducati 240 versati alla Tesoreria Generale, co’ quali si
acquistano per conto di costui dieci ducati di rendita
sul gran libro , rilasciandosegli periodicamente il frut¬
to corrispondente, e liberandosegli tutto il capitale alla
fine del servizio , fissato a cinque anni attivi e cinque
di riserva per la fanteria, ad otto attivi per la cavalle¬
ria e Gendarmeria Reale. I figli di militari possono
farsi annotare ne’ quadri della milizia fin dalla tenera
età , percependo grana cinque al giorno , ma , giunti
allo stato di prestar servizio, rimangono ingaggiati per
otto anni.
Un Consiglio di leva in ogni capoluogo di provin¬
cia (1) riceve le reclute, ne discute i reclami e le spe¬
disce al loro destino. Esso è composto dall' Intendente
presidente, dal Comandante le armi, da un Consigliere
dell’ Intendenza , dall’ uffiziale comandante la Gendar¬
meria Reale e da un Commissario di guerra.
Gl’ inferiori gradi della milizia si acquistano per an¬
zianità o per merito straordinario. Quelli di uffiziali si
concedono dal Re , per un terzo agli alunni de’ collegi
militari, un altro terzo per anzianità di servizio, il re¬
sto a suo arbitrio , sempre però dietro approvazione
negli analoghi esami.
Uno stato maggiore composto da un generale che n'è
capo, e da molti uffiziali superiori e subalterni scelti
per esame fra i più istruiti , dispone e dirige i movi¬
menti tutti delle milizie. Esiste poi un Comandante le
armi in Sicilia che suol essere un Tenente generale o un
Maresciallo, un Comandante par ogni provincia , per
ogni piazza d’ armi, per ogni fortezza. In Napoli il
comando della provincia è congiunto a quello della
(1) Quello di Napoli risięde nel soppresso monastero di Monteliveto.