CAMMEI ED INTAGLI
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gambe che le umane. Dee adunque dirsi con fi¬
ducia che Erodoto non potè vedere in Egitto
efsigie di Pan o d’ Ammone generatore, cui al
volto del capro congiunte andassero le gambe
di questo stesso quadrupede. Ma le recate pa¬
role dell’ istorico vogliono poi veramente che
ciò s’ intenda? Se egli avesse veduto un simu¬
lacro di Pan con faccia umana e gambe capri¬
gne, ed un altro con volto di capro e gambe
umane, non poteva dire, che gli Egiziani da¬
vano a Pan siccome i Greci e faccia e gambe
di capro? A me pare che si; non ostante che i
Greci l’una e le altre gli attribuissero insie¬
me, e gli Egiziani separatamentę.
Dirò ora brevemente di Pau appresso i Gre¬
ci, che l’ebbero, giusta Erodoto, e com’ è det¬
to, dagli Egiziani. Pan era il Nume dell’Ar¬
cadia (1) ; ed è da credere che di là passasse
agli altri Greci, essendo le favole arcadiche
tra le più antiche di questi popoli: ciò che è
ben mostrato dalla loro rozzezza e scarsità, e
dall’aver Ovidio dato da esse incominciamento
alle sue Trasformazioni (2). Sia fondatore del
regno d’Arcadia il primo Pelasgo, o sia il se¬
condo (3); certo è che amendue hanno origine
(1) V. Ovid. Metamorph. lih. 1. v. 699 et quos ibid.
citat Burmannus.
(2) V. Heyne, observ. ad Apollodor. p. 261-2.
(3) V. Raoul-Rochette, histoire critiq. de l’etablis¬
sem. des colon. grec. t. 1. p. 170. et 202.