CAMMEI ED INTAGLI
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Ma, ripiglia il Wolf, nemmeno le leggi fu¬
rono scritte avanti a Zaleuco re dei Locresi,
che Eusebio dice aver fiorito nell' Olimpiade
ventinovesima, cioè settant’ anni prima di So¬
lone, e seicento sessanta quattro innanzi Cri¬
sto: la quale asserzione avvalorasi da questo
dotto coll’autorità di Strabone, il quale dice:
IIpcrot de (Aoxooi) vouois éyyparlois xpSa
rericrevuvoi cici, creditum est Locros omnium
primos fuisse legibus scriptis usos (1).
Ma al greco geografo può opporsi Platoné.
il quale afferma che le leggi di Minosse incise
furono in rame, ed al tempo medesimo di que¬
sto regnante (2). Dice egli che Radamanto fu
uomo da bene, di cui si servi Minosse come cu¬
stode delle sue leggi per la città, valendosi pel
medesimo ufficio in tutto il resto dell’ isola di
certo Talo; il quale tre volte l’anno faceavi
il giro per mantenerle in vigore, recandole
seco scritte in tavole di rame (&v yadoie ypau-
narsioie eyiv yeypanpévovg roùe vouovg); ond'
egli fu chiamato paxoùg, di rame. Il qual
les Grecs par les intérêts de leur commerce, en fu¬
rent connus les premiers de tous les peuples de, l'
Orient, et que ce fut par leur intermédiaire, que la
nation égyptienne communiqua avec la Grèce. Ruoul¬
Rochette etablissem. des colon. grec. t. 1. p. 73.
(1) Lib. 6. p. 259.
(2) Pag. 320. C.