CAMMEI ED INTAGLI
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citata dal Rasche (8), nella quale apparisce il
medesimo sbaglio.
Tornando alla nostra pietra comunicherò
al mio lettore un’ altra spiegazione, che mi
avviso, ben o male non so, poterlese dare.
Pensava se l’iscrizione, supplita in una delle
due maniere che ho proposto, dovesse voltarsi:
Ricordati d’ Olimpia; il qual nome spesso
s’incontra in lapidi antiche (9). In tal guisa
cangerebbe si fattamente l’interpretazione,
che ove prima la regalata era la donna, ora
diverrebbe essa la donatrice.
Ma siccome gli antichi , e lo abbiamo vedu
to, portavano talora in anello la propria effigie;
cosi può immaginarsi, che Olimpia facesse dono
al suo amatore del di lui proprio ritratto, unen¬
dovi Piscrizione che lo eccitasse a rammen¬
tarsi di lei. Ma chi assicurar può che la testa
incisa nella nostra gemma quella sia dell’a¬
matore? Non potrebb’essa rappresentare alcun
uomo celebre per qualunque rispetto si voglia?
Dopo tale avvertenza io non starò a paragonar
la pietra con le immagini, che cognite abbiamo
degli antichi,perchè sarebbe opera affatto perdu¬
ta. I ritratti di questi tempi non hanno spesso
che approssimazioni al vero. Chi conoscerebbe
(8) L. n. t. 1. col. 16.
(9) Grut. ind. ad h. v.