Full text: Volume (5,[1])

CAMMEI ED INTAGLI 
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composizione siano Vesta, i due Penati, e il 
Genio di Troia, o piuttosto il Lare di una fa¬ 
miglia. Deduce esser Vesta la prima dal ri¬ 
scontrarla nelle medaglie sempre velata e spes¬ 
sissimo sedente, conforme è qui, e dall’ aver 
lei il deposito dei due pegni dell’ eterno im¬ 
perio di Roma, il Palladio e il fuoco perpe¬ 
tuo. Crede poi Penati le due figure con cla¬ 
mide, perchè Macrobio gli fa paredri di Ve¬ 
sta, e perchè Dionisio d’Alicarnasso afferma, 
che le immagini di essi vedeansi in Roma nel¬ 
la sembianza di due giovani astati. Nè fa for¬ 
za in contrario, egli soggiugne , che il se¬ 
condo non tenga asta. Gli antichi si pre¬ 
sero di queste piccole libertà specialmente in 
fatto di cammei , ove gli accidenti della gem¬ 
ma forzan talora l’ingegno e l’ abilità d'un 
artefice ; e allora specialissimamente quando 
una figura è in compagnia di tali altre che la 
fan rawvisare anche senza simbolo. La figura 
poi che resta è, com’è detto, pel Lanzi un Lare. 
Ne trae egli argomento dal paragone che isti¬ 
tuisce fra quella e i Lari d’Augusto, scolpiti 
nella celebre ara del nostro Museo, ed altre 
statuette in bronzo di queste Divinità illu¬ 
strate dal Passeri. Poi scrive: Non sarebbe 
mal fondata la opinione di chi credesse que¬ 
sto essere il Lare domestico, o secondo la 
frase di Plauto, LAR FAMILIaRiS, della
	        
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