Full text: Volume (5,[1])

CAMMEI ED INTAGLI 
XIII. 
N.° i. lo guardata da Argo: intaglio 
in ametista. 
Tu somma sventura di questa donzella (sul¬ 
la cui genealogia non convengon gli Anti¬ 
chi (1)) l’aver destato Amore di sè nel mas¬ 
simo degli Dei. Accortasi Giunone, di cui era 
ella Sacerdotessa, che Giove avea recato ol¬ 
traggio al suo pudore, mutò le umane sem¬ 
bianze di lei in quelle di vacca, secondo af¬ 
ferma Apollodoro, da cui discorda Igino, che 
scrive averla Giove stesso cangiata in questo 
animale per ascondere gli amorosi suoi furti 
alla gelosa ed importuna consorte. Ma non 
valse egli ad ottenerne l’intento; chè Giuno¬ 
ne pose Argo alla guardia della cangiata don¬ 
na, avvisandosi che niuno , a cagione de’cento 
occhi di lui, deluso lo avrebbe nella sua vigi¬ 
lanza. Legava egli lo ad un olivo, ch’era nel 
bosco di Micene, il quale forse è rappresen¬ 
(1) V. Munck. ad Hyg.fab. 145. Apollod. p. 113. 
ibiqg. Ileyn.
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer