STATUE, BUSTI EC.
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antiche (3); ma non valse la perspicacia di lui
a ben dichiararle. Crede egli che rappresenti¬
no danzatrici; e in cotal guisa la sua opinione
si confonde con quelle d’altri Antiquarj , che
guidati unicamente dal capriccio diedero a
queste Statue quel nome che più loro piacque.
Non avevano però sbagliato gl’illustratori del¬
le Statue di Venezia „che fecero il confronto
con una medaglia di Sabina, ove questa Im¬
peratrice è effigiata come la nostra statua, ed
ha in giro l’epigrafe: VENVS GENETRIX.
Se or rivive tale spiegazione, deesi all’este¬
so sapere del Sig. Visconti, che l’ha richiamata
in luce (4), ed ha aggiunte dotte osservazioni
sull’uso antico di rappresentar Venere vestita.
Giustamente Macrobio (5) riferisce l’appel¬
lazione di Genitrice, data da’Romani a Vene¬
re, all’origine ch’ essi trar credeano da quella
Dea, che Aeneadum genetrix è chiamata da
Lucrezio nell’invocazione del suo poema. E
se spesso comparisce in medaglie col nome
di Genitrice Venere armata, attribuir si dee al
genio marziale di Cesare e dei Romani, che la
loro origine ripeteano da quella Dea.
(3) T. 1. p. 331.
(4) Mus. P. C. t. 3. tav. 8. e tav. ag. C. n. 2.
(5) Satur. l. 1. c. 12.