STATUE, BUSTI EC.
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sente sull’epoca del trasporto, e chi l’assegna
a Tolomeo Sotere, chi al Filadelfo, chi all’E¬
vergete. La prima opinione, perchè più co¬
mune, ed appoggiata a Plutarco ed a Tacito,
dee tenersi per la più probabile; nel che con¬
sentono gli eruditissimi Zoega (5) e Viscon
ti (6).
Neppur sembrami dubbio, che quel simu¬
lacro fosse il Plutone dei Sinopesi, come il
chiamano alcuni antichi. Era di color nero,
conforme il sagace Zoega ha dedotto da un
racconto sebben favoloso (7); ed avea presso
il cerbero, come sappiam da Plutarco (8) e
vediam nelle medaglie Alessandrine e del
Ponto (9).
pel prodigioso dicevano che quel simulacro non era
opera di mano d’uomo. Atenodoro figlio di Sando¬
ne l’ascriveva a tal Briasse che lo formò, secondo
lui, per comandamento di Sesostri. Clemente Ales-
sandrino (l. c.) riprende gli uni e l'altro.
1
(5) Num. Aegypt: p. 79.
(6) M. P. C. t. 2. tao. 1.
(7) L. supra cit.
(8) De lsid. et Osir. p. 362.
(9) Eckhel d. n. v. t. 4. p. 30. Sebbene Plutarco
ed altri antichi attribuiscano il cerbero a Serapide;
pure l’Eckhel ha prestato fede a Macrobio che lo
chiama animale di tre teste, di cui quella in mezzo