DEFORESTIERI. 297
ri, ed il Borghini, onde è derivata la
ſcrittura nella baſe del detto ſepolero.
Teſtimonio di tutto ciò, quando altro
non vi fosse, sono le statue di San Gia-
copo Apostolo, e di San Nazario Marti-
re, opera del detto fra Giannangelo, le
quali sono tanto diverse da quelle del San-
ta Croce, che anche i ciechi col selo
tatto il distinguono.
Sotto il teschio del Poeta si legge.
ACTIUS SINCERUS:
Sopra il basso rilievô è il Distico del
gran Padre delle Muse- Pietro Bembo-
Prete Cardinale del Tit, di San Griso-
gono.
O. M.
D.
Da sacro cineri flores, hic ille Maroni,
Sincerus, Musa proximus, ut tu-
mulo.
Vix. ann. LXXII. A. D. M. D. XXX.
Nella cappella del Vescovo d'Ariano
poi Cardinale, è la tavola, in cui e l'
Angelo Michele, che tiene di sotto con-
culcato, e fitto colla lancia il demonio,
ed amendue sono di suprema bellezza
opera del famoso pennello di Lonardo da
Pistoja: vogliono, che il volto del diavo-
lo sia il ritratto d’ una Signora, che paz-
zamente erasi invaghita di quel religioso
Prelato, il quale per dimostrare quanto
ab¬