Full text: Parrino, Domenico Antonio: Nuova guida de' forastieri per osservare ... Napoli, città antica, e nobilissima ...

NUOVAGUIDA 
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nò la Republica Napolitana, benche vi si 
chi voglia, che anche i Rè col titolo di Do 
ge la possedessero , e. che questo titolo d 
duraſſe sino a tempo di Federico lo Svevo 
anzi di Carlo Primo Angiomo, facendo 
menzione di un tale Doge Marino , ch 
distruſse Capua, e d'un Alierno Cuton 
Doge di essa, sottoscritto in un privilegi 
concesso agli Amalsitani, come anche si 
all' anno 1120. d' un Giovanni IV. a cu 
successe un' altro Giovanni, ed altri Sei 
gi sino al VII. ad ogni modo e sotto i Gre 
ci, e sotto i Romani, Goti , e Longobaro 
mai, non perdè Napoli la prerogativa.c 
Città libera. E se in tempo de Saraceni 
con quelli ebbe confederazione, o soggiacque 
ben toſto ne fu liberata. 
Pervenuta sotto 1 Normanni (ebl 
Ruggiero per Signore, poi Guglielmo 
Malo., Guglielmo il Buono, e TTancred 
e qui terminò la linea de' Normanni. S. 
guirono gli Svevi in Enrico, Federico S. 
condo Imperadore, Corrado, e Manfred 
e con la morte dell' infelice Corradino ter 
minarono: Successero gli Angioini in Ca 
lo Primo investito dal Pontefice per sea 
ciarne Manfredi, seguirono Carlo Sęcor 
do, detto il Zoppo, Roberto, e Giovann 
Prima, che fatta morire dal Re d’ Ung. 
ria in vendetta del fratello, passò il Domi 
in Carl 
nio degli Angioini a Durazzeſchi 
Ter-
	        
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