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NUOVA GVIDA
1537. trasportando le Porte Reali, di Co-
stantinopoli, e S. Gennaro, ampliò, e ter-
minò le mura, con Torri quadri, e tolse la
Porta a Carbonara, ove poi rotto il murò
si è fatto un Ponte per uscir fuori della
Città, detto Nuovo. Rifece le mura della
parte del Mare, trasferi le Porte del Ca-
puto, e Zoccolari, ampliò il Molo picciolo,
e trasferi, la Chiesa, ed Ospedale di S.
Niccolo, dove oggi si ritrova alla Doga-
na. Oggi più che mai non si cessa d'am-
pliare, particolarmente ne' Borghi, quali
sono il primo di S. Antonio di Vienna
detto del fuoco; il secondo delle Vergini-
e questo cosi grande, che può formare più
Citta, estendendosi dalla Montagnola, San-
ta Maria della Stella, Mater Der, Sanità
S. Eframo nuovo de' Cappuccini, fuori la
Porta. dello Spirito Santo, Porta Medina
sino alla Cesarea, essendo questi uno, e non
più Borghi, benche vi sia chi ne faccia
due, come il Capaccio, dividendo quello
delle Vergini, da quello di S. Maria di Co-
stantinopoli, detto anche Olimpiano; l'al-
tr. sono di S. Maria di Loreto, di Chiaja
e di S. Lucia. Di prefettissima aria sono la
maggior parte di detti Borghi, partico-
larmente quello di-Chiaja, e Santa Lucia
e quello delle Vergini nella parte più sol-
levata chiamata la Montagnola, resi ador-
ni di palagi, ed abitazioni, che possono
for¬