PER NAPOLI.
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di Porta Nuova, rifatto di nuovo, e di-
pinto dal famoso pennello del Conte Nic-
cold Malinconico: fa questo Seggio per
impresa una Porta, ed è ricco di mol-
te Famiglie antiche, benche molte ne
siano estinte, e si entra nella Giudeca, co-
si detta per esservi stato il Ghetto degl
Ebrei , vedendosene anche gli archi del-
le porte , e vi si vedono vestimenti ricon-
ciati; si disse detto luogo anche la Selice
per cui si dà il nome all' Ottina. Entran-
do vi è la Chiesa di S. Maria de Meschi-
hi, fondata da Sergio, e Marotta Mu-
schino, corrotto detti Meschini, rifa-
cendosi questa Chiesa vi si ritrovò sotto
l'Altare una cassetta di Reliquie. In uno
di detti vicoletti è la Chiesa di S. Gio:
Battista jus patronato de Moccia, in
mezzo della medema Giudea la Parroc-
chiale Chiesa di San Giovanni in Corte
che ha una Confraternità di S. Maria de
Poveri, ha vicina la picciola Chiesa di
S. Vito, detta de' Bottonari, fondata
dalla Famiglia d' Anna, in un' altro vi-
colo vi è una Chiesa di S. Andrea, ch' è
Abbadia, s’ esce per diversi vicoli agli
Orefici, ed Argentieri, tutti quà ridotti
dal Marchese del Carpio Vicerè, stando-
ne molti prima dispersi per la Città, vi si
lavora con ogni maestria Ori, ed Argenti,
si vedono le ricchezze di Napoli nella
ab¬