Full text: Mormile, Giuseppe: Descrittione della città di Napoli e del suo amenissimo distretto et dell'antichità della città di Pozzuolo

DIPOZZVOLO. 
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l'anno 850. menadone cattiui buon numero 
cittadini, come si caua dalla translatione 
S. Sofio, la qual fù in questo modo: Essendo 
ipoli(intorno l'anno 909.) minacciata an co 
vna grossa armata di Saraceni, e dubitan¬ 
si che non fuſse oppresso il Castello Lucul 
o, il Duca Gregorio insieme con Stefano III. 
tal nome, Vescouo della Città conclusero 
rouinare il Castello, e ridurre gli habitato¬ 
dentro Napoli, per il che Giouanni Abbate 
Monasterio Casinense Ottenne il Corpo di 
jeuerino Veſcouo Napolitano, che iui ripo¬ 
sa, per transferirlo nella sua Chiesa, il che¬ 
se co solenne processione,e pompa, nel qual 
o si videro molti miracoli in beneficio di 
tadini, tra quali fù, che la Città restò illesa. 
ciòche morto il Rè Saraceno l'armata to 
ritornò indietro, come il tutto si legge nel 
franslatione di questo Santo. 
Poco appresso volendo il predetto Ahbate 
puanni ergere il sepolchro al Santo sudetto 
ndò à Miseno p cauar da qulle rouine pietre 
jualche momento per tal'effetto, doue venu- 
n cognitione iui essere il corpo di S. Sosio 
rtire, per la grandiſs. diligeza vſataui fù il 
to corpo ritrouato tra quelle rouine,ò pur 
'altri han voluto, che Sicardo Principe di 
gobardi (hauendo inte so dopo hauer datò 
uasto, e del tutto distrutta la Citrà di Mi- 
che i Miſenati dopo il martirio di S. Ce- 
naro,
	        
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