Full text: Mormile, Giuseppe: Descrittione della città di Napoli e del suo amenissimo distretto et dell'antichità della città di Pozzuolo

DIPOZZVOLO. 
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conoscono, & se non volemo dare tutta la- 
de della magnificeza a Lucullo, ne potremo 
r parte aneora a Valerio Asiatico al quale 
uennero tutti gli horti Lucullani. Et quando 
laudio mandò il Tribuno co tanti soldati, che 
arue s'andasse all'espeditione di vna gran guer 
, lo ritrouò ne gli horti Lucullani a Baia, i 
uali dice Cornelio Tacito, che marauiglio- 
mente coltiuava. Et si può ben credere, che 
alerio coltiuasse bene gli horti, poiche quam¬ 
o coſtretto da Claudio, che si elegesse la qua 
tà della morte, prima che ſi ammazzasse, vol 
veder’ il luogo doue si hauea a brugiare, & 
sendogli parlo troppo vicino ad alcuni ar¬ 
pri, li quali faceuano bellissima ombra, dubi¬ 
ndo che per la vicinanza del fnoco non pa- 
ssero danno, & si guastasse quell'ombra, ordi¬ 
che'l rogo ſi diſcoſtaſſse dal luogo oue l'ha¬ 
eano poſto. Huomo certo per la sua costan- 
, & sicurezza degno di memoria, & tan- 
più che la bellezza di quelli horti cagio¬ 
rono la sua morte. Scriue ancora Cornelio 
icito, che essendo Tiberio Cesare Imp. gra- 
mente ammalato, & appropinquandosi alla 
orte, si fè portar nella Villa di Lucullo, ch'e 
vicino al promontorio di Miseno. le parole 
Tacito sono queste: Mutatisque saepius locis, tan- 
n apud promontorium Miseni consedit in villa cui 
ucullus quondam dominus &c. & Suetonio dice 
emori Tiberio nella detta Villa di Lucullo. 
1a 
Valeno 
Affatico. 
Tiberio. 
Cesare 
Imp. muo 
re nel la¬ 
Villa di 
Lucullo. 
Tacito nel 
7. lib. 
Suetonio
	        
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