DIPOZZVOLO.
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rato portico, & bosco, la qual villa egli
amò Academia, fatta alla similitudine di
ella di Athene, & iui compose i volumi del
desimo nome, cioè le questioni Academi-
& riſtorò la sua memoria.
Per le parole di esso Plinio si può giudica-
che detta villa era molto grande, e bella,
rò che non solo haueua il magnifico por-
o, e lo spatioso bosco, ma era cosi grande
territorio, che duraua da Pozzuolo, insino
lago Auerno. Di detta Academia hoggi
a sola parte se ne vede intiera tutta fatta
mattoni cotti, e di pietre pepernine grandi
veggono i luoghi oue ſtauano le colonne,
e ſtatue, & è voltata à lamia, & il padrone
luogo ſe ne ſerue per rinchiuderuici le
pre, e le pecore, & altri animali. L'altra
irte non si vede per essere del tutto roui-
ita, ma ben si conosce ancora dou'era il cor-
le di detta Academia, e come dalla sua Ca-
era Cicerone facilmente con molto diletto
tea pigliare con gli ami i pesci, perche tut¬
l'habitatione veniua à tenere sotto di se
starza, nella quale in quei tempi era il ma¬
,& non hà molto tempo, che vi era molto
cino. Scriue Plinio, che poco dopò la morte
Cicerone, possedendola Antistio Vetere
ſcaturirono fuori fonti caldi molto saluti
riagli occhi, che furono celebrati con
ersi da Laureatullio, che fù vno de i liberci
di
Villa d
Cicer. to
prata da
A2tistio
Veture.