Full text: Mormile, Giuseppe: Descrittione della città di Napoli e del suo amenissimo distretto et dell'antichità della città di Pozzuolo

DIPOZZVOLO. 
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rato portico, & bosco, la qual villa egli 
amò Academia, fatta alla similitudine di 
ella di Athene, & iui compose i volumi del 
desimo nome, cioè le questioni Academi- 
& riſtorò la sua memoria. 
Per le parole di esso Plinio si può giudica- 
che detta villa era molto grande, e bella, 
rò che non solo haueua il magnifico por- 
o, e lo spatioso bosco, ma era cosi grande 
territorio, che duraua da Pozzuolo, insino 
lago Auerno. Di detta Academia hoggi 
a sola parte se ne vede intiera tutta fatta 
mattoni cotti, e di pietre pepernine grandi 
veggono i luoghi oue ſtauano le colonne, 
e ſtatue, & è voltata à lamia, & il padrone 
luogo ſe ne ſerue per rinchiuderuici le 
pre, e le pecore, & altri animali. L'altra 
irte non si vede per essere del tutto roui- 
ita, ma ben si conosce ancora dou'era il cor- 
le di detta Academia, e come dalla sua Ca- 
era Cicerone facilmente con molto diletto 
tea pigliare con gli ami i pesci, perche tut¬ 
l'habitatione veniua à tenere sotto di se 
starza, nella quale in quei tempi era il ma¬ 
,& non hà molto tempo, che vi era molto 
cino. Scriue Plinio, che poco dopò la morte 
Cicerone, possedendola Antistio Vetere 
ſcaturirono fuori fonti caldi molto saluti 
riagli occhi, che furono celebrati con 
ersi da Laureatullio, che fù vno de i liberci 
di 
Villa d 
Cicer. to 
prata da 
A2tistio 
Veture.
	        
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