DE' FORESTIERI
Nilo. E quindi è , che in detto luogol ve-
desi eretta la statua del Nilo, che rappre¬
senta un Vecchio sedente sopra un Coc-
co drillo con molti bambini attorno . So¬
glio no essere detti bam bini nelle al re sta¬
tue del Nilo 16 significando, che l'acqua
di quel fiume nel suo maggior crescere
arriva all'altezza di 16. cubiti.
Degli edifici privati più considerabili.
N Città sono considerabili 1 Palazzi
del Duca di Gravina nella strada di
Monte Oliveto¬
Del Duca di Maddaloni, presso la stra-
a, ch'esce allo Spirito Santo.
Del Prencipe di S. Agata à S. Pietro
Majella.
Del Duca della Torre à S. Giovanni
Maggiore
E quello di Vandeneynd à strada Tole-
do. In tutti li quali vi sono cose conside-
fabili; precisamente in quanto alle dovi¬
nose supellettili d'ogni sorte.
Nel Palazzo di D. Diomede Car afa di
Aragona, discendente dagli antichi Con-
di Maddaloni, vedesi la testa del Ca-
allo di bronzo, impresa della Città di
Napoli, che stava nel piano avanti à S.
Restituta, ove hoggi è l’Arcivesco va¬
o, al qual Cavallo Corrado Rè di Na-
oli fè porre il freno, il quale manife-
tamente appare hoggidi mirando quella
eliquia della testa, ove si scorgono le
aldature degli anelli agli angoli della
occa, e nella fronte 1 segni sovraposti
’oro, che frenavano la briglia, e poi
fè scolpire due versi di questo tenore:
Hactenus effranis, Domini nunc paret
abenis:
B ij
Rex