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ciolissima Grotta alla falda del monte
lunga 14. palmi , larga sei , ed alta
sette, chiamata comunemente la Grot
ta de' Canisa causa che con questo animale
più presto che con altri suol farsi l'esperienza
de suvi maravigliosi effetti-E perche entran¬
dovi qualsivoglia animale, per la pestifera
esalazione delle mofete, tosto vi muore;
e la cagione si è, che quivi dall'inti-
mo del sasso escono spiriti caldissimi, li
quali condensandosi poi vengono per lo
gran calore a convertirsi in acqua, e
se ne veggono le gocciole » che distilla¬
no dalla volta delt'antro, che appajo-
no risplendenti a chi le mira di fuori¬
Suol farsi la sperienza co' Cani, ch'-
essendo ivi tenuti per forza colla testa
nel suolo, a capo di circa un minuto
d'ora stordiscono, e son presso a mori¬
re , ma portati subito nel lago, che non
è più che quindici passi distante, il senso
perduto ricoverano; ma se molto l'ani¬
mal vi dimora, rimane affatto estinto,
nè tutta l'acqua del lago può risusci¬
tarlo . Fa menzione di questa Grotta
Plinio lib. 3. cap. 99. ove dice : Ali
spiracula vocant, alii charoneas scro
bes mortiferum spiritum exhalantes
Carlo VIII. Rè di Francia, preso1
Regno di Napoli , e venuto a veder
queste curiosita, volle farne la sperien-
za con un Asino, il quale in breve
spa