(222)
bertà , non hanno tutte in ugual proporzione migliorato le
loro facoltà morali : aveano cioè acquistato più mezzi da
abusare, che da contenersi. Ecco perchè le donne delle alte
classi, che le prime divennero più libere, furon pur le
prime a dare cattivi esempii (1). Felicemente ciò che si
chiama gran mondo forma un corpo a parte , ed ha na¬
tura e costumi che gli. son proprii.
L’educazione delle donne in generale è ancora assai
trascurata, sebbene non poco siasi fatto in questi ultimi
tempi per migliorarla. Ma tal miglioramento consiste nel¬
l’essersi reso più generale il leggere, lo scrivere, il dise
gno, e le arti da piacere, il ballo e la musica. Noi però col
nome di educazione comprendiamo qualche cosa di più so¬
lido. Del resto fornite , come esse sono , dalla natura di
buon senso e di buon cuore , con più coltura sarebbero e
meno frivole e meno superstiziose. Non poche tra le me¬
glio educate si distinguono per eminente coltura ed anche
per la letteratura. Ma fra le donne del secondo ordine
ve ne sono ancora di quelle che non sanno nè leggere nè
scrivere, e pochissime il sanno tra le donne delle ultime
classi. Questo difetto però minora di giorno in giorno,
mercè le pubbliche scuole instituite dal governo, e le
private , che sono numerose.
Le Dame mostrano qualche gusto pe’ cantanti, pe’
ballerini, pe’ militari: ma ciò è altra cosa del gusto che
le dame romane aveano pe’ gladiatori. Le mode, che in¬
(1) Non crediamo che questa libertà maggiore delle donne sia da ap¬
provarsi , ed il nostro autore stesso poco appresso viene a descriver¬
cene le infauste conseguenze. Forse a tempo de’ nostri padri era più
rara la violazione della fede conjugale. Non vogliamo con ciò difen¬
dere la gelosia ; ma si sa che la virtù stando nel mezzo deve evitare
gli eccessi opposti. E poi non ha che fare la gelosia colla riservatezza
tanto propria alle donne. Nota del Revisore.