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glia colla sua statua al naturale. Nel pilastro contiguo
poi è il deposito della moglie di colui che è nel mauso¬
leo vicinó. I tumoli delle donne vengono ornati di una
statua un poco più grande del naturale, che esprime qual¬
che virtù , nella quale si vuol dare ad intendere che siasi
maggiormente distinta la persona. I quattro tumoli, che
vi eran prima di Raimondo, e che sono sotto i primi
quattro archi entrando in chiesa , appartengono al Fan¬
saga e ad altri buoni scultori. Negli altri mausolei, co¬
minciando dal primo pilastro a destra della porta prin¬
cipale, ora murata , la statua dell’Amor divino è d’ in¬
certo autore, l’ Educazione è del genovese Queirolo , il
Dominio di se stesso è del Celebrano, e le due della Sin¬
cerità e del Disinganno appartengono allo stesso Quei¬
rolo. Dalla parte oppostą la statua della Pudicizia è del
Corradini , la Soavità del giogo matrimoniale è del Per-
sico, lo Zelo della religione è opera del Corradini , la
Liberalità appartiene al Queirolo ed il Decoro è dello,
stesso Corradini. Sulla porta la statua di Cecco di San¬
gro armato di spada , elmo e corazza, che esce da una
cassa ferrata , è del Celebrano. Sono opera del Queirolo
le due statue di S. Oderisio e di S. Rosalia co’loro al¬
tari. Fra tutte si distinguono come uniche nel loro ge¬
nere il Disinganno e la Pudicizia. Rappresenta la pri¬
ma di queste statue un uomo inviluppato dentro una re¬
te , dalla quale si sforza distrigarsi col soccorso del pro¬
prio intelletto figurato in un genio. La rete è lavorata
nello stesso pezzo di marmo, che forma la figura di den¬
tro , e non la tocca che in pochissime parti. Tale sta¬
tua senza esempio appartiene al tumolo del padre di Rai¬
mondo, come a quello della madre l’ altra della Pudi¬
cizia. Questa è un’opera meravigliosa del Corradini. Essa
è rappresentata coperta da un velo, a traverso del quale