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occupazione militare, giunge in prima alla Chiesett
intitolata S. Lucia ammare, a cui siegue la Pana
tica, ove si cuoce il biscotto per le squadre marit
time, e per ultimo alla Piazza de' Pescivendoli
chiamata Santa Lucia, la quale, da semplice lido
fù ridotta nel 1620 dal Vicerè Gaspare Borgia i
strada praticabile, ornata quindi di deliziose fonta
ne nel 1638 a tempi del Vicerè di Medina, pe
cui furono eretti nel lato destro opposto al mar
de’ suntuosi palazzi.
II
ART. IV. In continuazione di detta strada, evy
nel lato sinistro altra Panatica eretta dal Vicerè Cont
di Lemos nel 1619, in dove si cuoce il pane pe
le truppe di terra. Alla medesima siegue la porta
per dove si và al Castello dell’ Ovo, (a) e quind
alla strada detta del Chiatamone, prolungata dal Vi
cerè Duca di Alcalà, nomata da' Greci Platamion
per esservi in quel luogo le celebri Grotte Pla
tamoniche, ed ora le discese, che pervengono da
promontorio di Pizzofalcone, dalle di cui radici
scaturisce in quel sito l'acqua ferrata, anticamente
(a) Il lungo ponte che precede il detto Castello, et
il Castello medesimo, non ostante di esser circondati da
mare, furono espugnati dal valoroso Pietro Navarro ne
1502 con delle mine, per la prima volta praticate in Na
poli, furono quindi ristaurati nel 1595 dal Vicerè Gio¬
vanni Zunica Conte di Miranda, come si ravvisa dalle
serizione ivi sistente.