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te il cattivo disegno di un tal Presta, sedicente
architetto, e gli ostacoli della picciolezza del luo¬
go, e della cattiva aria che avrebbero prodotto le
Ciurme da stanzionarvi, non essendovi la corri¬
spondente ventilazione ; per cui, non compita an¬
cora l’opera dal Presta, avvertitosi il Vicerè de¬
gl’indicati sconci, dovè ricorre agli Architetti, Ca¬
farò, e Picchiatti, i quali, emendando il possi-
bile, ridussero, ed abbellirono di fontane quel luo-
go nello stato in cui attualmente si osserya. Il pic¬
colo seno di mare che contiene, ed il breve cir¬
cuito del fabbricato non può servire, che alla co¬
struzione de' piccoli legni da guerra, ond' è che
chetto di monete di oro, ed obbligò il nuotatore a rica¬
lare nuovamente, ma l' infelice non ritornò più fuori
I voti che si offrivano ad Arione , oltre il sacrifizio
di una barca che si bruggiava nella festività del Nume
ritornando salvi i marinaj dal fatto viaggio, appendeva¬
no ne’ muri del Tempio un pannolino, o altri piccoli
oggetti che aveano indosso.
Or chi crederebbe, che i nostri marinaj di S. Lucia
nella festività della Madonna della Catena, titolo della
loro Parocchia, bruggino anch’ essi la barca; ed un
uomo della plebe cinto di melenzane, con una ruotella
in testa di fuochi artificiali, al tocco della Campana
corre per la piazza , mentre i fuochi sparano, buttando
nel mare ognuno che gli riesce di aggroppare , senza la
menoma resistenza dell’ aggroppato. Oh gran forza de¬
gli usi !