Sigon de
Reg. Ital. lib.
4 fol. 190.
11 Baron ne
le sue dottis.
annotat al
Mart. Rom
ne gli 8. di
Gén 5. di Set
tembre.
Vuigubeo
Gund à Sul
tenn.l. C. nel
lib. Metrope
Salisburgen
Mart Rom e
Baron. 8. di
Genn.
Pietro di Na
tal. li. 2.c. 56.
Ambrogio
Staibano ne
Tempio de
Santi, e B del
l'ord. Erem
di S. Agost.
nella vita di
S. Scuerino
monac. & al
eri.
Pietro deNa
tal lib 2. al
cap 56.
Eugippio.
Surio tom 1.
318
NAPOLI SACRA
herede di Equitio, il cui cognome, patria, & vfficio à noi è incognito,
dal qual anche sù di ricchi poderi dotata , e morendo poscia Adriano
sû sepolto in questa Chiesa, come si legge nel marmo, che stà appresso
l'Altar maggiore dell'antica Chiesa (si pur non è stato quiui da altro
luogo trasferito) che gli anni adietro ritrouossi con diligenza del quon.
D. Tomaſo Criſpo Napoletano monaco dell'ordine Casinense, il mar¬
mo contiene.
In nomine lesu Christi imperante Domino nostro PP. Augu¬
sto Michaelio Porphirogenito an. V. Ind. X. Hic quietus iacet
magnifico genere nobilis Hadrianus huius fundator Ecclesiae,
quam suo de bono construxit, dipinxit, & suis proprijs rebus
dicauit, plebemque constituit. qui vix. an. LX.
Il che fù à ponto nell'anno otto cento quarantasette, come dice Sigo-
nio, e corrisponde benissimo l'Indittione decima nell'anno predetto,
e si be nel marmo si legge, che Adriano sabricasse, & edificasse la Chie
sa, questo s'intende, che da detto Adriano fosse stata questa Chiesa
reedificata, illustrata, e dotata, ma non già originalmente fondata.
Fù dunque S. Seuerino Vescouo di Napoli, e fratello di san Vittorino
martire. Et essendoui stato nell'istesso tempo in S. Seuerino Città del¬
la Marca d'Ancona vn altro Vescouo del suo nome co vn suo fratello,
che si chiamò ancor lui Vittorino,laonde diede occasione à molti Scrit
tori d'equiuocar , e di render le loro scritture molto oscure . Noi dun-
que per opera del Cardinal Baronio l'habbiamo molto chiare,
facendoci toccar con mani, che questo Seuerino, del qual hora sauel-
liamo, hebbe vn fratello , che si chiamò Vittorino , ma prima che lui
morisse, fù mandato al Cielo martire sotto la persecutione di Traia¬
no Imperadore, & egli soprauiuendo, dopò d'hauer gouernata la Na-
politana Chiesa per molti anni, pieno di santità , & illustre per molti
miracoli, chiuse gli occhi in pace, e si riposò nel Signore à 8. di Gen¬
naro del 108. e fù sepolto in questa Chiesa , come di sopra habbiamo
detto, benche sia incognito à Padri di questo luogo, oue giace.
San Seuerino l'Apostolo nacque nella Prouincia di Norico , hoggi
detta Vngaria, da parenti nobili, e distruggedo Attila l'Austria, & Vn-
garia, si parti il seruo d'Iddio, e n'andò à Roma, & jui prese l'habito di
monaco, dopò se n'andò à Milano, quindi nella patria, appresso in
vno deferto detto delle vigne, done edificata vna cella, visse per alcun
tempo, & appresso al Popolato sabricò vn monasterio, oue entrarono
molti à seruir Iddio, indi se ritirò dentro ad vn'altro deserto detto il
Borgo, Il Rè Rugo ottenne vittoria de' Gothi per intercessione di
questo santo, e passando Odoacre Rè de gli Eruli in Italia l'andò as
visitar, egli offeri vn Vescouado, ma il santo il refiutò. Operò il Signo¬
re per mezo di questo suo seruo molti miracoli , che per breuità si la-
sciano, frà quali, fu che liberò la città di Fabiano dalle locuste, le quali
gua¬